L’intervento di videomapping celebra l’apertura delle Gallerie d’Italia a Milano, trasformando Piazza della Scala in uno spettacolare prolungamento della collezione esposta all’interno delle sale. Il progetto è metafora di una quadreria che si manifesta alla città rendendosi pubblica, visibile e pronta a restituire un valore di bellezza alla sua storia. Da qui nasce l’idea di fare uscire i personaggi dalle opere della collezione, liberandoli dalla tela e dal marmo per portarli a muoversi tra le strutture architettoniche della piazza.

Attraverso dodici videoproiezioni sincrone prendono vita le facciate dei quattro palazzi principali di piazza della Scala: Palazzo Beltrami, Palazzo Marino, Palazzo Anguissola e La Scala. Grandi figure pittoriche si animano tra le colonne, le finestre, gli elementi architettonici, trasformandosi in personaggi viventi e attualizzati, fluttuando lungo gli edifici, talvolta passando da uno all’altro, fino a invitare all’ingresso del museo e all’entrata della Scala.

L’installazione crea un dolce e avvincente dialogo tra disegno architettonico e figura umana. Tre periodi storici emblematici vengono scelti per la rappresentazione del corpo umano, riprendendo l’arco temporale del percorso “da Canova a Boccioni” all’interno delle Gallerie d’Italia. Si succedono i corpi marmorei di Canova, quelli eterei del Simbolismo e del Liberty, quelli dinamici del Futurismo. Tre momenti caratterizzano la piazza con atmosfere diverse.

Il videomapping fa vivere e valorizza le forme e gli elementi architettonici dei palazzi della piazza con la luce tipica di questo linguaggio, evitando però di creare un’atmosfera decorativa fine a se stessa.