Rosso è l’eros, l’amore, la rabbia, ma anche il sangue delle guerre, il manto del potere, le fiamme dell’inferno. A questo colore sono state associate le più forti emozioni dell’uomo – è la tinta del calore e del sangue. Ma non esiste un solo rosso: porpora, carminio, cardinale, scarlatto, lacca, cremisi, ciliegia, ruggine, vermiglio, terracotta, bordeaux, borgogna, corallo, magenta. Magenta. Al nome Magenta, tutte le passioni che caratterizzano il colore rosso si fondono nel ricordo di un evento – la Battaglia di Magenta durante la Seconda Guerra d’Indipendenza. Queste emozioni convergono in un unico scenario storico.

Si odono il movimento concitato, gli spari, le grida, i carri che solcano il terreno, il tuono dei cannoni. Magenta diviene allo stesso tempo colore e suono. Questa sinestesia in rosso traccia le linee generali del progetto Variazioni Magenta: un’installazione video con una forte presenza del suono (il termine “variazioni” è usato in ambito musicale), sviluppata in un trittico. I temi sono guerra, pace e memoria. Al centro dell’ambiente le videoproiezioni determinano una potente dominante di colore rosso, mentre il dispositivo interattivo coinvolge lo spettatore nella narrazione raccontata dagli schermi.