STUDIO AZZURRO. Immagini sensibili
Il catalogo della mostra retroprospettiva a Palazzo Reale (Milano, 9 aprile – 4 settembre 2016), STUDIO AZZURRO, immagini sensibili, raccoglie trentacinque anni di lavoro. Introdotto da testi di Studio Azzurro e Valentina Valentini e da un contributo di Andrea Balzola, riunisce scritti che hanno segnato i momenti più significativi del percorso artistico del gruppo. Comprende alcuni materiali inediti, come il testo che segue.
Perché azzurro?
Le nostre scelte, le nostre modalità hanno determinato di formare un’entità autonoma, organizzata, autosufficiente e svincolata per necessità e virtù dal sistema dell’arte. Sin dall’inizio ereditiamo questo nome […] dall’originario studio fotografico. Il senso dello stesso non ha mai avuto una forma chiara: un nome così, perché è un colore, perché è astratto, perché ci piace. Un nome di un gruppo? Per certi versi sì, ma nel corso del tempo e nel proseguimento dell’esperienza prende forma il suo proprio significato, che ora si adatta precisamente al progetto. L’entità prende la sua identità e alimenta il formarsi di un clima interno in cui, dissolta in parte la figura autoriale assoluta, tutti concorrono a generare un habitat creativo. […] Azzurro dunque è l’alimento identitario, l’aria comune che dà vita al nostro percorso.