Nel 2008 un importante intervento di riqualificazione porta alla riorganizzazione delle sale espositive del Museo del Marmo di Carrara. Accanto alle opere d’arte, ai reperti archeologici rinvenuti in cava e agli strumenti per l’estrazione e la lavorazione del marmo, nasce un nuovo percorso narrativo multimediale, dedicato alla memoria storica della città.

“Lavoriamo da stelle a stelle” recitano i versi di un poeta cavatore, nel ricordare le giornate passate nella cava di marmo. La narrazione multimediale è un omaggio a questa sapienza, fatta di lavoro duro e genialità, a questa poesia del fare che nel tempo ha contraddistinto la comunità carrarese. I racconti dedicati alla storia di Carrara e dell’industria del marmo trovano posto su superfici interattive, che narrano del legame tra marmo e territorio, delle tecniche per la sua estrazione e dell’uso del marmo nel campo dell’arte e dell’architettura.

” Ci vuole occhio, ci vuole passione e ci vuole forza. Il mestiere era molto faticoso, perchè il martello pesava più di 2 kg e il lavoro durava otto ore…Non era facile”. Questa e altre voci circondano un grande cumulo di polvere di marmo, sul quale compaiono virtualmente e si stratificano gesti quotidiani, oggetti da lavoro e immagini che rievocano il mondo del cavatore. Il racconto orale si sviluppa ulteriormente nell’ultima galleria. Una pinacoteca di portraits vivants dà voce a personaggi legati al lavoro del marmo di Carrara. Ognuno ha la sua storia e la sua esperienza, aneddoti, avventure, dolori e sacrifici da raccontare: uno specchio per i carraresi di oggi sul proprio passato, ma anche un modo per i visitatori di immergersi nello spaccato di una città che sul marmo ha costruito la propria storia.