I modelli in scala dei progetti di Renzo Piano rilasciano fogli di progetto, layout, fotografie, come fossero investiti da una folata di vento. I fogli galleggiano, scappano, alcuni si adagiano sulla grande lavagna nera della parete del museo e iniziano a comporsi in un racconto. Intanto, le opere di Shingu, sospese, sembrano alimentare quelle folate di vento e scherzare con lo spazio, in un continuo dialogo tra immagini in movimento.

Alla preparazione della mostra Parallel Lives. Susumu Shingu + Renzo Piano, Studio Azzurro si è avvicinato come un osservatore curioso, affiancando con stupore il dispiegarsi di due formidabili percorsi dell’immaginazione. Un’immaginazione in entrambi i casi aerea, eppure sempre in contatto “con le cose”, soprattutto con le cose della natura. Renzo Piano e Susumu Shingu con i loro progetti fanno intravedere l’invisibile tessuto del mondo.

La messa in scena video, fortemente integrata con la presenza fisica di maquette e sculture, dà rilievo alla presenza fisica e alla potenzialità immaginativa del lavoro dei due autori, “impaginando” un ambiente che permetta al visitatore di sentirsi portato da quello stesso vento che porta le “vele” delle opere di Shingu e accarezza la trasparenza delle architetture di Renzo Piano.