Digital materiality and Artificial Intelligence

Digital materiality and Artificial Intelligence

Giornate internazionali di studio a cura di Chiara Borgonovo, Paolo De Gasperis, Francesca Pola e Antonella Sbrilli
Promosse e organizzate da ICONE – Centro Europeo di Ricerca in Storia e Teoria dell’immagine dell’Università Vita-Salute San Raffaele con la collaborazione del Dottorato di Ricerca in Storia dell’arte della Sapienza Università di Roma.
Palazzo Arese Borromeo – Cesano Maderno (MB)

Il programma del convegno ha ospitato la presentazione di una ricerca d’archivio sull’opera Il nuotatore realizzata da Chiara Borgonovo (PhD Università Vita-Salute San Raffaele, Milano), dal titolo A Dive into the Archive: Documenting Performative Materiality through The Swimmer by Studio Azzurro.

Le giornate di studio si propongono di approfondire la presenza del digitale nelle pratiche artistiche e nelle metodologie di ricerca storico-artistica dell’era contemporanea. A partire da una comune riflessione sul valore della memoria, intesa come ‘archivio di dati’ capace di conservare testimonianze per il futuro, le giornate di studio si concentreranno su due tematiche
principali.
La prima è la materialità del digitale, interpretabile sia come l’insieme di relazioni materiali (politiche, sociali, economiche) esistenti tra le infrastrutture tecnologiche e i dispositivi di accesso ai servizi digitali nell’epoca del tardo capitalismo, sia come punto chiave per un necessario ripensamento delle pratiche curatoriali, conservative e archivistiche di fronte alle sfide poste dai nuovi media. La seconda tematica si focalizza sull’analisi critica dell’impatto delle più recenti innovazioni tecnologiche sulla ricerca storico-artistica, approfondendo l’uso e lo sviluppo di grandi insiemi di dati per l’addestramento dell’intelligenza artificiale e il ruolo delle reti neurali nell’elaborazione e nella visualizzazione di questi archivi. Soffermandosi su questioni quali lo studio, la conservazione e l’archiviazione dell’arte contemporanea, il rapporto tra dati e potere, e la necessità di concepire l’archivio in forme diverse e anti-egemoniche, le giornate di studio intendono articolare una riflessione organica e interdisciplinare sulle principali sfide e opportunità per il patrimonio storico-artistico nell’era digitale, con particolare attenzione per il ruolo di musei e istituzioni culturali come depositari e attivatori della memoria collettiva.