DELFI, cantata da un poemetto di Yannis Ritsos - Due danzatori a teatro con videoproiezione di scultura classica

DELFI, cantata

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DELFI, cantata

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Spettacolo sperimentale

spettacoli

Vicenza, Teatro Olimpico, Conversazioni 2016, 2016
  • Descrizione
  • Dettagli Tecnici
  • Credits

Sono stanco, come se appartenessi anch’io alla famiglia delle statue e avessi i loro stessi anni.

Yannis Ritsos

Proposto da Studio Azzurro e Moni Ovadia per la prima volta nel 1990, DELFI, cantata mette in scena l’omonimo poemetto di Yannis Ritsos, con musiche originali di Piero Milesi.

L’opera è stata occasione per nuove sperimentazioni. La performance di Moni Ovadia inizia nel giardino del teatro, accompagnando gli spettatori verso le gradinate interne. Calate le luci, i danzatori ripercorrono con lentezza e attenzione il costruirsi delle proporzioni perfette della scultura classica. La loro fatica nel raggiungere questo ideale genera un suono concreto, che si avvicina sempre più alla voce umana fino a introdurre il discorso del vecchio – una guida turistica stanca del continuo «mostrare cose senza che le vedano». Moni Ovadia dà voce alle parole sorprendentemente attuali di quest’uomo, mentre osserva i turisti scorrere senza cura tra le rovine inascoltate della storia europea e mediterranea.

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