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Sullo schermo meteo un piccolo cursore a forma di croce si sposta indicando traiettorie, precisando luoghi, esplorando mari, foreste, deserti, città con sicurezza e determinazione. A un tratto, questa crocetta alata che sembra avere la fisionomia di un Icaro distende le sue ali di cera ed esce dalla coordinata imposta. Sparisce dallo schermo, fuggendo dallo sguardo degli spettatori. Un incidente, come nel mito? Oppure una fuga dalla finzione come nel personaggio Icaro di Raymond Queneau?
Nel parco della Villa Comunale di Taormina viene scoperto un segno a forma di croce, composto da ventiquattro monitor. Sugli schermi è rimasta impressa la sequenza degli spazi attraversati: territori pietrosi, fluviali, desertici, infuocati. Sono immagini rubate nella lunga fuga di questo Icaro. Accanto, su un mucchio di pietre laviche e un cumulo di sale viene proiettata la ricostruzione dell’itinerario del grande cursore, mentre cancella le schermate satellitari.
5 programmi video sincronizzati
24 monitor 25'
1 videoproiettore
4 casse audio
progetto luci
composizione di pietre laviche
Ideazione Fabio Cirifino, Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi
Regia Paolo Rosa
Collaborazione alla regia Luca Scarzella
Fotografia Fabio Cirifino
Riprese video Giuseppe Baresi
Collaborazione alle riprese video Mario Coccimiglio
Montaggio video Cinzia Rizzo
Suoni e musiche Roberto Musci, Giovanni Venosta