Una mano tocca un portafoto e un oggetto di metallo, appartenuti a Trilussa

LA STANZA DI TRILUSSA

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LA STANZA DI TRILUSSA

LA STANZA DI TRILUSSA

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Roma, Museo di Roma in Trastevere, 2002
  • Descrizione
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  • Credits

La collezione permanente del Museo di Roma in Trastevere mostra la vita quotidiana popolare a Roma tra Settecento e Ottocento, filtrata attraverso lo sguardo degli artisti che l’hanno rappresentata. Comprende raccolte di dipinti, stampe, disegni e acquerelli che vengono esposte con periodiche rotazioni. In una sala del museo, Studio Azzurro ha realizzato un ambiente multimediale dedicato al poeta romano Carlo Alberto Salustri, detto Trilussa. L’installazione è pensata per raccontare la figura del poeta nella sua complessità di uomo pubblico e privato, con le amicizie e le donne che lo hanno circondato.

All’interno della sala sono collocati oggetti ed elementi di arredo provenienti dalla casa-studio di Trilussa, che ne rievocano la quotidianità. Tra i vuoti lasciati nella fitta trama di quadri, mensole e sopramobili, sono proiettate immagini in movimento che completano il racconto degli oggetti: un proiettore rotante si ferma a sorpresa su quattro punti delle pareti e mostra brevi azioni. Una scacchiera appartenuta a Trilussa viene animata da una partita ancora in corso. Giornali e lettere dell’epoca si srotolano uno sopra l’altro, ripercorrendo la carriera del poeta. All’interno di una cornice scorrono i suoi ritratti. Anna Magnani recita alcune delle sue poesie, in video d’archivio.

Con questa modalità prendono forma, una dopo l’altra, le testimonianze dirette della vita privata e pubblica di Trilussa, che permettono al visitatore di comprenderne la poesia alla luce della quotidianità dei suoi oggetti e della sua vita. In questa stanza narrativa, una collezione – troppo vasta per essere interamente esposta – viene rievocata virtualmente e diviene collegamento tra il pubblico e il mondo personale di Trilussa.

1 programma video
1 videoproiettore mobile
1 computer
1 sensore di presenza
2 casse audio
progetto luci
collezione di oggetti storici

Progetto e messa in scena Studio Azzurro
Ideazione Fabio Cirifino, Cinzia Rizzo
Regia Cinzia Rizzo
Fotografia Fabio Cirifino
Riprese video Mario Coccimiglio
Collaborazione alle riprese video E. Tagliabue
Montaggio video Mariangela Romanò
Suoni e musiche Riccardo Castaldi
Sistemi interattivi e tecnologici Stefano Roveda