Il Museo dell’Acqua narraa la storia di Siena attraverso l’affascinante mondo nascosto dei bottini, sistema sotterraneo che porta l’acqua alle fonti storiche della città.

Nel raccontare perché Siena ha questa conformazione e perché il suo rapporto con l’acqua è determinante si è utilizzata la modalità del museo-laboratorio, dell’exploratorium. L’elemento multimediale accompagna un allestimento che crea un’esperienza avvolgente. Lo spazio del museo diventa un ambiente buio, come oscura e nascosta è la via dell’acqua lungo l’antico acquedotto senese.

Il percorso, in salita, richiama l’esperienza di scendere e risalire dalla città sotterranea. Si articola su tre piani, ognuno dei quali svela una parte di storia del territorio: a partire dall’origine geologica si giunge alla costruzione dei bottini, fino a tornare in superficie dove visualizzare parti della città e del territorio grazie a mappe interattive. Il percorso non è solo visione, ma anche ascolto. La stanza delle testimonianze, ultimo ambiente del museo, riproduce i racconti di anziani abitanti di Siena, restituendo lo stato emozionale dell’oralità diretta e un’interpretazione della storia del luogo che stimola un processo continuo di affetto e identificazione tra visitatori, abitanti e territorio.