In un labirinto di vetri compaiono nuvole in movimento, intrecci di vapore evanescenti e in continua trasformazione. I visitatori si muovono tra le pareti trasparenti, il loro soffio sulle immagini le trasforma, dando vita e sciogliendo figure – nuvole ritagliate a silhouette – accompagnate da suoni altrettanto instabili.

Il pubblico attiva una metamorfosi di movimenti e di incontri: si anima così Nuvola, opera interattiva che richiama l’idea della comunicazione nell’epoca dell’immaterialità. Nuvola rappresenta nuove modalità di relazione virtuale e quella costante ricerca di espressione propria della contemporaneità, ma si manifesta in forme che evocano persino modi di comunicare arcaici. Le immagini proiettate sono antichi segnali di fumo, ma diventano metafora di quell’atteggiamento tecnologico che caratterizza il nostro tempo e le nostre abitudini. Corpi, parole, oggetti sono colti in frammenti rapidi: queste immagini sfuggenti formano l’insieme di una grande nuvola di pensiero con un senso di transitorietà.