L’opera fa parte di una nuova tappa del progetto sul Mediterraneo iniziato nel 2000, cui Studio Azzurro partecipa già nel 2002 con un’installazione a Napoli e nel 2010 con un lavoro a Genova. L’esposizione comprende tre sezioni: una parte progettuale, che mostra il formarsi del pensiero attraverso il disegno e il suo farsi immagine attraverso riprese e postproduzione, una sezione dedicata alla documentazione poetica dei gesti artigianali che caratterizzano la terra della Mancha, nella Spagna centrale, e un ambiente sensibile in due parti, che coinvolge i visitatori in maniera interattiva.

Il territorio della Mancha è un’area contesa, per questo si è scelto di raccontarlo attraverso un’installazione formata da due muri che si fronteggiano. Apparentemente inaccessibili, queste pareti sono interattive e sensibili al gesto del visitatore. Spostandole con un tocco, il pubblico può trovare un passaggio per oltrepassare virtualmente la barriera ed entrare. La scena cambia. L’esplorazione continua in una dimensione sospesa come nel ricordo di un viaggio: si scorge una mappa marina e stellare, emergono le voci che si sono intrecciate e susseguite nei secoli e che in lingue diverse raccontano una stessa storia, si vedono luoghi, paesaggi, edifici. Infine compare un diverso scenario, protagonisti la luce e il vento, poi scorre rapido un nuovo muro da toccare per scoprire un’altra storia.

MEDITAZIONI MEDITERRANEO 2002

RIVELAZIONI MEDITERRANEO 2010