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Nell’accelerazione costante imposta da quest’epoca sembrano percepirsi solo gli effetti del movimento, ma non più la causa. Con questa sensazione di fondo nasce l’idea di sperimentare una trappola: una corda tesa di traverso a questa folle corsa. Nascono le Storie per corse.
Il dispositivo è costituito da una serie di monitor disposti a terra con lo schermo in orizzontale, accostati. Negli schermi si incanalano immagini inafferrabili, come un fluido che scorre da un televisore all’altro facendo scorgere solo le linee direttrici del movimento.
È un ritmo incalzante, un tapis-roulant di immagini video, che si interrompe di colpo nel momento in cui questo procedere è attraversato da apparizioni non prevedibili. Inciampando nell’accadimento, la velocità si congela, si blocca in una sola immagine. Allora, dal flusso interrotto del video, questa figura fuoriesce e si libera nell’ambiente, nel lento susseguirsi d’immagini dissolte da due diaproiettori.
7 programmi video sincronizzati
10 monitor 25'
6 diaproiettori 24x36 carousel
7 lettori 3/4
4 casse audio
progetto luci
Ideazione Fabio Cirifino, Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi
Regia Paolo Rosa
Fotografia Fabio Cirifino
Riprese video Giuseppe Baresi
Montaggio video Leonardo Sangiorgi
Suoni e musiche Roberto Musci, Giovanni Venosta
Performer Aurelio Gravina